Lettera a PRODI
Egregio professore,
sono un 'manager' (parola assurda) di una multinazionale americana (Nike)
che ha accettato di trasferirsi ad Amsterdam per lavorare nella sede europea
della sua amata azienda.
E' divertente osservare come la reazione ordinaria di un 'expat' - termine
politicamente corretto per descrivere quelli come me che vengono presi
da una nazione e trapiantati in un'altra - sia quella di fare una continua
e costante comparazione tra il suo paese di provenienza e quello in cui
si trova ospitato.
Lo fa su tutto. Sulle merci che trova al supermercato, sui ristoranti,
sulle abitudini, sulla birra (qui si naviga nella birra), sul modo di
guidare, sul modo di tagliare i capelli. Sara' per un latente ed atavico
complesso di inferiorita', ma tutti ci troviamo a difendere l'Italia,
almeno all'inizio, dicendo che e' meglio da noi, si vive meglio da noi,
si mangia meglio da noi (e' questo e' vero), si lavora meglio da noi.
Almeno all'inizio. Poi l'evidenza ci fa tornare alla realta' E dopo qualche
mese, diciamo un semestre, ci arrendiamo ai fatti. E veniamo assaliti
dalla domanda:
"ma come fa l'Italia? Come facciamo noi italiani?"
Come facciamo noi italiani a stare ancora in piedi?
Vede, pur essendo un expat 'distratto', perche non parlo una parola di
questa assurda lingua (domanda: ma come fanno ad essere romantici con
le loro donne/uomini con questi incredibili suoni gutturali che emettono
in continuazione?), pur non leggendo un loro giornale e non guardando
i loro TG, si vede che la differenza e' abissale.
Di qua (Olanda) i soldi servono per essere investiti. Di la' (Italia)
spesso servono per essere sprecati. Investendoli (di qua) si crea ricchezza
(per molti) e stato sociale (sono protetti come bambini viziati). Sprecandoli
(di la'), si creano diseguaglianze, inefficienze e assistenzialismo sciatto.
E sacche di sottosviluppo.
Invece gli olandesi attirano capitali dall'estero come la nutella attira
i cucchiaini dei bambini e degli adulti del mondo occidentale (in Italia
invece, nel 2000, ci sono stati 64 investimenti dall'estero. 64. Dico,
64. Ci rendiamo conto, 64...). Fanno girare i soldi. Offrono servizi.
Incentivano. Creano ricchezza.
Le faccio un esempio. Un impiegato medio italiano ed un impiegato medio
olandese vogliono comprare casa. Diciamo che vogliono spendere 500 milioni
per un appartamento. Guadagnano 3.500.000 netti. (Esagero per l'italiano,
ma tanto non cambia nulla). L'italiano va in banca. Il funzionario lo
osserva in modo scettico. Gli chiede che cosa puo' offrire in garanzia,
un altro appartamento (quello dei genitori?), titoli di stato, l'eredita'
della nonna.
L'impiegato osserva il funzionario in modo altrettanto scettico (se fossi
stato gia' ricco non sarei venuto da te...). Risponde: nulla, se non la
mia busta paga.
Il funzionario scuote la testa. Poi lancia l'offerta della sua vita. 300
milioni, mutuo ipotecario, 6% annuo rinegoziabile da parte dell'istituto
bancario (ovviamente), quindici anni, 2.400.000 al mese. L'impiegato inizia
a fare i conti e si fa anche un po' di domande. Dove li trovo gli altri
200 milioni per coprire tutto l'investimento per la casa? Dove li trovo
gli altri soldi per arredare la casa? E per sistemare quelle piccole cose
che andrebbero rimesse a posto in un appartamento usato? E soprattutto,
come cavolo faccio a vivere con 1.100.000 mila lire al mese?
L'olandese va in banca. Lo accoglie un tutor che lo coccola come un bambino
(caffe', acqua, giornale?). E che gli chiede la busta paga. "Bene",
commenta il tutor. Con questa busta paga, noi le diamo 650 milioni, cosi'
compra la casa, l'arreda e ci fa qualche lavoretto di ristrutturazione
(ossia fai girare 'sti soldi, benedetto figliolo). Soldi che lei ci restituira'
in trent'anni, tasso 4.8%, 1.400.000 al mese. Ci faccia sapere, conclude
il tutor. Dal giorno della sua accettazione, in una settimana le daremo
i soldi.
Lampante la differenza. Ma non e' finita. Mettiamo il caso che entrambi
accettino. Ipotizziamo che il miracolo italiano si ripeta e l'impiegato
trovi in qualche modo i soldi (gli e' morta la nonna con eredita' annessa
tassata, il babbo gli fa una regalia altrettanto tassata, qualche cravattaro
si impietosisce di lui 'in nero' ovviamente e l'IKEA viene svaligiata
per arredare l'appartamento. Per i lavori, intanto fa' lui e poi aspetta
il condono perche' ha costruito una finestra in cesso senza chiedere il
permesso al comune, e soprattutto non ha l'antibagno...).
Dopo cinque anni, l'appartamento dell'olandese e' probabile che valga
il 25-30% in piu'. Perche'? Perche' con questo sistema, c'e' sempre domanda.
L'appartamento dell'italiano, se tutto va bene vale il 5-10% in piu',
ma ci sono altre probabilita' che valga lo stesso o qualche cosa di meno
(d'altronde parliamo di un appartamento da 500.000.000, mica di una villa
a Portofino...).
Perche'? Bah, diciamo, domanda scarsa, pochi incentivi, ICI, Irpef, tre
finanziarie in fila da far accapponare la pelle e altre sigle agghiaccianti.
Insomma, Olanda-Italia 7-1. Altro che la semifinale dell'anno scorso.
Quello dei mutui e' solo un esempio. Ma schiacciante per la sua limpidezza.
Siamo entrambi in Europa. Fra qualche mese, avremo in comune anche la
moneta. Ma e' come dire che Minardi e McLaren sono la stessa cosa perche'
partecipano entrambe al mondiale di F1.
L'unica consolazione? La semifinale degli europei dell'anno scorso con
il rigore a palombella di Totti. Ed il tempo. In Italia piove meno e'
c'e' piu' sole. Appunto. Questo e' il paese del sole. Questo e' il paese
del mare...(O' sole mio).
(ANSA) - Washington D.C. - oct 4 - 11.00 GMT
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